News  ·  13 | 07 | 2020

Sono 43 e sono a caccia di un Pardino

Online e in sala, ecco i film protagonisti dei Pardi di domani di Locarno 2020

Sono 43 e dal 5 al 15 agosto vivranno online e in sala, in pieno spirito Locarno 2020 – For the Future of Films, il concorso Pardi di domani. Dodici quelli che parteciperanno al concorso nazionale, trentuno quelli che ci si contenderanno invece i premi internazionali. A giudicarli, e dunque ad assegnare i Pardini d’oro e d’argento sarà la giuria internazionale formata da Kiri Dalena, Mamadou Dia e Claudette Godfrey. Ad accompagnare il pubblico alla scoperta dei 43 film e dei loro autori sarà un nuovo percorso pensato e costruito per la nuova e inedita edizione dei Pardi di domani: Padrini&Madrine.


43 tra 2200
Dopo un attento e appassionato lavoro durato settimane per visionare le oltre 2200 opere arrivate, il comitato di selezione dei Pardi di domani composto da Tizian Büchi, Liz Harkman, Stefan Ivančić e dalla Responsabile Charlotte Corchète ha selezionato i 43 cortometraggi arrivati da 34 Paesi di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alle Filippine, dalla Finlandia alla Repubblica Democratica del Congo, passando ovviamente per la Svizzera. “Siamo molto felici di presentare un panorama globale di cineasti emergenti che copre una ricca selezione di generi, argomenti, estetiche e punti di vista - sottolinea a una sole voce il comitato di selezione dei Pardi di domani - In questo anno speciale, mentre tutti noi ci adattiamo alla pandemia di Covid-19, ci auguriamo che gli spettatori di tutto il mondo siano commossi e impressionati da questi film come lo siamo stati noi”.


La selezione
Tra gli autori selezionati ci sono vecchie conoscenze del concorso, come Renee Zhan, che ha presentato i suoi film nel 2016 e nel 2018, Sorayos Prapapan, in concorso a Locarno un anno fa, Octav Chelaru (Pardi di domani 2017), Gunhild Enger e Jacqueline Lentzou (Pardi di domani 2016). Graditi ritorni anche quelli di Mahde Hasan, Linh Duong e Phạm Ngọc Lân, giovani autori che Locarno ha scoperto negli ultimi anni grazie allo sguardo a Est di Open Doors, e oggi selezionati per il concorso internazionale. Già noti al pubblico anche Zhannat Alshanova, protagonista del workshop de L’immagine e la Parola con Bèla Tarr nel 2019, e Hamza Bangash, che con il suo Dia nel 2018 partecipò a Open Doors, nel 2019 entrò nella Locarno Filmmakers Academy e nel 2020 ha vinto la seconda edizione delle Locarno Shorts Weeks.

Questa la selezione completa dei due concorsi dei Pardi di domani.

Concorso internazionale:
1978, di Hamza Bangash – Pakistan – 2020
An Act of Affection, di Viet Vu – Portogallo/Vietnam – 2020
Aninsri daeng (Red Aninsri; Or, Tiptoeing on the Still Trembling Berlin Wall), di Ratchapoom Boonbunchachoke – Tailandia – 2020
Bethlehem 2001, di Ibrahim Handal – Palestina – 2020
Digital Funeral: Beta Version, di Sorayos Prapapan – Tailandia – 2020
Ekti ekgheye film (A Boring Film), di Mahde Hasan – Bangladesh – 2020
Fish Bowl, di Ngabo Emmanuel –Ruanda – 2020
Giòng sông không nhìn thấy (The Unseen River), di Phạm Ngọc Lân – Vietnam/Laos – 2020
Gramercy, di Pat Heywood e Jamil McGinnis – Stati Uniti – 2019
Here, Here, di Joanne Cesario – Filippine – 2019
History of Civilization, di Zhannat Alshanova – Kazakistan – 2020
I ran from it and was still in it, di Darol Olu Kae – Stati Uniti – 2020
Icemeltland Park, di Liliana Colombo – Italia/Gran Bretagna – 2020
Kako sam pobedio lepak i bronzu (How I Beat Glue and Bronze), di Vladimir Vulević – Germania/Serbia – 2020
Life on the Horn, di Mo Harawe – Somalia/Austria/Germania – 2020
Memby, di Rafael Castanheira Parrode – Brasile – 2020
Nour (Noor), di Rim Nakhli – Tunisia – 2020
O Black Hole!, di Renee Zhan – Gran Bretagna – 2020
Pacífico Oscuro, di Camila Beltrán – Francia/Colombia – 2020
Parcelles S7 (Land Lot S7), di Abtin Sarabi – Senegal/Iran/Francia – 2020
Play Schengen, di Gunhild Enger – Norvegia – 2020
Retour à Toyama (Return to Toyama), di Atsushi Hirai – Francia – 2020
Spotted Yellow (Zarde khaldar), di Baran Sarmad – Iran – 2020
Statul Paralel (The Parallel State), di Octav Chelaru – Romania 2019
Szünet (Break), di Levente Kölcsey – Ungheria – 2020
Ta cong an chu lai (Cloud of the Unknown), di Gao Yuan – Cina – 2020
The Chicken, di Neo Sora – Stati Uniti – 2020
The End of Suffering (A Proposal), di Jacqueline Lentzou – Grecia – 2020
Thiên đường gọi tên (A Trip to Heaven), di Linh Duong – Vietnam/Singapore – 2020
Thoughts on the Purpose of Friendship, di Charlie Hillhouse – Australia – 2020
Where to Land, di Sawandi Groskind – Finlandia – 2020


Concorso svizzero:
Bugs, di David Shongo – Repubblica Democratica del Congo/Svizzera – 2019
Ecorce (Peel), di Samuel Patthey e Silvain Monney – Svizzera – 2020
Espiritos e Rochas: um Mito Açoriano (Spirits and Rocks: an Azorean Myth), di Aylin Gökmen – Svizzera/Portogallo/Belgio/Ungheria – 2020
Grigio. Terra bruciata (Burnt. Land of Fire), di Ben Donateo – Svizzera/Italia – 2020
Lachsmänner (Salmon Men), di Veronica L. Montaño, Manuela Leuenberger e Joel Hofmann – Svizzera – 2020
Megamall, di Aline Schoch – Svizzera – 2020
Menschen am Samstag (People on Saturday), di Jonas Ulrich – Svizzera – 2020
Nha Mila, di Denise Fernandes – Portogallo/Svizzera – 2020
Push This Button If You Begin To Panic, di Gabriel Böhmer – Gran Bretagna/Svizzera – 2020
The De Facto Martyr Suite, di Justine de Gasquet – Svizzera – 2020
Trou Noir (Black Hole), di Tristan Aymon – Svizzera – 2020
Um Tordo Batendo As Asas Contra o Vento (A Thrush Flapping Its Wings Against the Wind), di Alexandre Haldemann – Svizzera – 2020


La giuria
Fatta la selezione, ecco la giuria. Questi i tre giurati protagonisti in forme e risvolti diversi del formato breve a cui ora spetterà il difficile compito di selezionare i cortometraggi vincitori. Kiri Dalena è un’artista visiva, cineasta e documentarista filippina, autrice impegnata ,attivista dei diritti umani eco-fondatrice del collettivo Southern Tagalog Exposure. Mamadou Dia è uno scrittore e regista senegalese e ha conquistato l’attenzione internazionale proprio grazie ai suoi due cortometraggi, Samedi cinema (2016) e Lost in transit (2018). Nel 2019 ha vinto il Pardo d’oro e lo Swatch First Feature Award del concorso Cineasti del presente con il suo primo lungometraggio Baamum Nafi. Infine Claudette Godfrey,Senior programmer al South by Southwest Festival (SXSW) con particolare attenzione proprio ai cortometraggi. Americana, ha maturato una grande esperienza come giurata e speaker nei più importanti festival internazionali.


I premi
Questi i quattro Pardini in palio:

  • Pardino d’oro  Swiss Life per il miglior cortometraggio svizzero (10’000 CHF)
  • Pardino d’oroSRG SSR per il miglior cortometraggio internazionale (10'000 CHF)
  • Pardino d’argento Swiss Life per un cortometraggio svizzero (5’000 CHF)
  • Pardino d’argento SRG SSR per un cortometraggio internazionale (5’000 CHF) 

A questi riconoscimenti si aggiungono anche:

  • Premio per la migliore speranza svizzera, premio sotto forma di buoni in prestazioni tecniche offerte da Cinegrell,Freestudios e Taurus Studio
  • Premio Medien Patent Verwaltung AG, offerto dalla società Medien Patent Verwaltung AG, sotto forma di sottotitolaggio in tre lingue dell’Europa centrale

La Giuria Cinema&Gioventù assegna invece i seguenti premi:

  • Premio per il miglior cortometraggio svizzero (1’500 CHF)
  • Premio per il miglior cortometraggio internazionale (1’500 CHF)


Padrini&Madrine
Padrini&Madrine è il nuovo progetto con cui 14 cineasti internazionali accompagneranno il pubblico e sosteranno i giovani talenti del concorso. Ognuno di loro prenderà parte a una conversazione con i registi dei cortometraggi selezionati per parlare dei loro lavori, rispondere alle loro domande e scambiarsi idee e punti di vista su mestiere che li accomuna. Momenti di confronto che saranno poi messi a disposizione del pubblico, online, durante le giornate del Locarno Film Festival.
Le figure scelte per ricoprire i ruoli di Padrini&Madrine sono autori che hanno già vissuto l’esperienza dei 43 autori in concorso, essendo stati a Locarno in passato con una propria opera: Safia Benhaim, Benjamin Crotty, Sergio Da Costa e Maya Kosa, Cherien Dabis, Ted Fendt, Annemarie Jacir, Bouchra Khalili, Dane Komljen, Luis López Carrasco, Damien ManivelValérie Massadian, João Pedro Rodrigues e Angela Schanelec.  

Maggiori dettagli sugli incontri tra cineasti e registi verranno pubblicati onlie, sul sito del Festival, dove tra il 5 e il 15 agosto sarà possibile assistere alle conversazioni.


Il programma
Nel corso di Locarno 2020 - For the Future of Films, dal 5 al 15 agosto, il concorso Pardi di domani internazionale potrà raggiungere il pubblico di tutto il mondo grazie all’inedita programmazione online e gratuita su una piattaforma di video on-demand. Quasi tutte le opere del concorso svizzero invece, online saranno visibili esclusivamente dal territorio elvetico. Per ogni cortometraggio saranno garantiti un massimo di 1590 spettatori online, pari al numero di spettatori fisici che ogni anno, a Locarno, possono assistere alle proiezioni dedicate ai cortometraggi. I biglietti gratuiti dovranno essere prenotati sul sito del Festival con 24 ore di anticipo rispetto alla proiezione online e saranno disponibili da fine luglio.
Immancabile poi la classica programmazione in sala, quest’anno al PalaCinema di Locarno e al PalaVideo di Muralto, con le iconiche proiezioni locarnesi presentate in vere e proprie première e repliche nei giorni successivi.

Maggiori informazioni sull’acquisto dei biglietti e le condizioni di sicurezza delle proiezioni fisiche sono e saranno pubblicate sul sito.

 

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