News  ·  11 | 08 | 2020

Michael Koch, la mia montagna incantata

Il regista già presente in concorso a Locarno nel 2016 racconta il suo nuovo progetto in The Films After Tomorrow

Anche se solo a livello ideale, senza la presenza fisica, quello di Locarno è per lei un ritorno, visto che qui aveva esordito con Marija, film del 2016. Quanto è stata importante per il suo percorso professionale quel debutto?
È sempre bello tornare a Locarno. L’estate del 2016 con Marija è stata bellissima, ma sono stati importanti anche altri anni in cui ho scoperto film straordinari.

L’emergenza coronavirus ha interrotto bruscamente la lavorazione Ein Stück Himmel al decimo giorno di riprese. Quando è difficile per un regista dover frenare e sospendere una lavoro già così avviato?
Dopo anni di preparazione, l’interruzione durante le riprese in montagna è stata molto brusca. Mi ha completamente spiazzato. Non è facile vivere nell’incertezza, sapendo che forse non potrai mai realizzare il film nel modo in cui l’avevi immaginato.   

La storia del suo nuovo film ci catapulta in un isolato paese di montagna e dove uno dei temi affrontati è legato a una malattia. Una storia dall’alto potenziale metaforico?
Il film parla di cose che non possiamo controllare. In montagna il potenziale distruttivo della natura è sempre evidente. Per questo l’ambientazione ha un ruolo importante nel racconto.

Per un autore giovane come lei il modo in cui sta cambiando la fruizione cinematografica è un’opportunità o è qualcosa che nasconde molte insidie?
Entrambe le cose, direi. Ma alla fine l’esperienza di farsi raccontare una storia e viverla tutti insieme, nel buio della sala, non può essere sostituita.

È la domanda che facciamo a tutti: secondo lei come cambieranno il cinema e il fare cinema dopo l’esperienza della pandemia?
È diventato chiaro che fare un film non è una certezza. Quindi credo che sia ancora più importante sostenere progetti che già di loro sono impegnativi, che si pongono domande tutte loro e forse aprono a nuove prospettive.

Intervista a cura del Locarno Daily

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