Francia · 2018 · DCP 4K · Colore · 105' · v.o. yiddish
Francia · 2018 · DCP 4K · Colore · 105' · v.o. yiddish
5-15 | 8 | 2020 · Sub. Inglese
Disponibile in Svizzera – Available in Switzerland
5-15 | 8 | 2020
Available on MUBI for the international audience: film availability varies depending on your location
venerdì 14 | 8 | 2020, 21:30 · PalaCinema Sala 1 · Sub. Francese
sabato 15 | 8 | 2020, 10:30 · PalaVideo · Sub. Francese
Sobborghi di Tel Aviv. Bnei Brak, capitale mondiale degli haredim, ebrei ultraortodossi. Da bambino Menahem Lang era ammirato per la sua gentilezza, per la sua diligenza nel seguire la scuola talmudica ma soprattutto per la sua voce angelica, che ne faceva un esecutore di canti liturgici molto conosciuto. Ma nascondeva un segreto: le continue violenze sessuali da lui subite da parte di membri della comunità che lo adorava. Dieci anni dopo Menahem torna sulla scena del delitto. È anche un ritorno a luoghi amati, un sentiero iniziatico cosparso di incontri incredibili e rituali recuperati. Una riconciliazione. Premio speciale della giuria a Locarno71.
Selezionato da Elie Grappe
Regista di Olga
Scorrendo l’elenco dei film selezionati dal Locarno Film Festival fin dal 1946, il mio sguardo si è soffermato su M (2018) di Yolande Zauberman. Quella singola lettera è stata sufficiente a ridestare lo stupore che ho provato come spettatore in Sala Fevi nel 2018. È stata sufficiente anche per riportarmi a quella spiaggia scura di Tel Aviv, con Menahem che ci sta di fronte, senza camicia. Canta, con una voce potente. E poi ci racconta degli stupri che ha subito da bambino, pur facendo parte di una comunità ultraortodossa. Menahem era così vicino che l’immagine era quasi sfuocata, ma l’inquadratura sosteneva il suo sguardo. Canta di nuovo; una magnifica liturgia, portatrice della sofferenza e della sopravvivenza. Andiamo in macchina con Menahem fino a Bnei Brak, la casa della sua infanzia violata, dove mette piede per la prima volta dopo dieci anni. Il motivo del suo ritorno è la rottura del tabù. Altre voci si susseguono dopo la sua, in una prodigiosa successione di sequenze. Mentre la notte sembra non finire mai, il sorriso e la canzone di Menahem illuminano tutto. Il documentario di Yolande Zauberman è un «film di vampiri», un racconto, un viaggio profondamente eroico. Fatto di domande, di paradossi, continua a nutrire la mia fantasia e il mio desiderio di cinema.
Regista
Yolande Zauberman
Produttore
Charles Gillibert
Coproduttore
Fabrice Bigio, Yolande Zauberman
Coproduzione
Phobics
Distribuzione internazionale
Indie Sales
info@indiesales.eu
Copia
Indie Sales
info@indiesales.eu