Esiste una distinzione tra arte applicata e arte assoluta? Come restare
liberi nella creazione malgrado le esigenze di una committenza? Nessuno lo
sa meglio di Ennio Morricone, il grande compositore romano che, con le sue
oltre 400 colonne sonore, ha ispirato generazioni di musicisti dentro e
fuori dal mondo del cinema. Lo racconta nel 2003 all’interno della sezione
In Progress dedicata al rapporto tra cinema e musica, partendo dai
compositori liturgici medievali e arrivando alle sue esperienze con il
western all’italiana, con tanto di intermezzi musicali al pianoforte.