News  ·  01 | 08 | 2018

Eros romancio

Amour senza fin - Fuori concorso

Un villaggio grigionese, appollaiato tra la routine di battute di caccia e le passioni di coppie sfiorite, di colpo cambia faccia e temperatura ormonale per l’arrivo di uno straniero. A maggior ragione se lo straniero in questione è un prete – indiano – che da perno tradizionale della comunità diventa l’agente primo di una trasformazione collettiva. Usa strade popolari e leggere da commedia, il primo film girato in lingua romancia moderna, Amur senza fin, firmato da Christoph Schaub. Uno spartito fatto degli intrecci classici del genere, tra inghippi e equivoci che qui però vengono speziati dal filtro dell’ironia con cui si aggiorna il bagaglio di clichés legati alle questioni amorose. L’integrazione, i pregiudizi, le mode orientali sono inseriti in un movimento contrastato di aperture e chiusure per poi incanalarsi lungo lo scivolo unico delle questioni di cuore. E non a caso alla fine l’amore in tutte le sue varianti – dai tran tran coniugali al più spregiudicato Kamasutra – trova il suo corrispettivo nella lingua quotidiana che qui abita l’intimità del villaggio, ma nello stesso tempo lo trasforma in materia prima da commedia. Quella che potrebbe essere rintracciata in ogni parte del mondo.

 

LB

Sostieni ora il Locarno Film Festival con una donazione