News  ·  04 | 08 | 2018

Per un pugno di like

Likemeback - Concorso Cineasti del presente

È ormai naturale che tre giovani ragazze che partono per una vacanza in barca da sole, lo facciano svolgendo un dialogo virtuale col mondo che si sono lasciate alle spalle (citiamo subito i nomi delle tre stupefacenti protagoniste, Angela Fontana, Denise Tantucci e Blu Yoshimi, il cui apporto al film è tangibilmente superiore a quello di semplici attrici). Siamo qui in viaggio su un lontano veliero, ma siamo on-line, non dimenticateci, siamo vive. Termina qui l’assunto paradigmatico di Likemeback di Leonardo Guerra Seràgnoli, e comincia il film. Da un lato l’ossessione social che diffonde nell’aria onde magnetiche più profonde del mare, dall’altro il regista che risponde col magnetismo di una cinepresa che lotta con i limiti fisici che si è imposta, interrogandosi sullo spazio da filmare e sul tempo da trascorrere, e trovando la soluzione in un corpo a corpo con le attrici come raramente si vede nel cinema italiano. Il gesto fisico del filmare strategicamente disinnesca l’ovvia sponda sociologica. I corpi e i volti delle tre ragazze e i movimenti che le seguono sono il centro del film, e non a caso gli schermi che a loro volta le rilanciano altrove – fra grida di giubilo per un like in più e sconforto per una foto di minor successo – non vengono mai inquadrati. Ecco un cineasta di sicuro talento, che al suo secondo film sa già – senza alcun moralismo – come alla supposta iperconnessione globale si affianca sempre qualcosa (il cinema per esempio) in grado di ricordarci la bellezza della linea spezzata, la verità della separazione, la realtà complessa dell’essere e del non essere.

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