Quando dici Waters...

Quarta collaborazione consecutiva con la sua musa Divine, Female Trouble (1974) prosegue nel filone del cinema trash degli esordi di John Waters, tra sberleffi alle convenzioni e voglia di scandalizzare i benpensanti.

La combriccola di Waters è schierata e compatta, le riprese sono la solita scusa per piantare casini con la polizia locale, il plot è infarcito di travestiti, sadomaso, sedie elettriche, uso di droghe e vecchie zie che sperano che il nipote abbandoni la sua noiosissima esistenza eterosessuale e che finalmente si trovi un qualche fidanzato gay.

Il film ebbe una discreta fortuna distributiva girando tra i college americani che organizzavano serate a tema dove veniva proiettato in 16 mm – e fu così che la controcultura incontrò il trash, e piano piano si sdoganò tutto, persino la dedica ad un membro della famiglia di Charles Manson, che John Waters andava spesso a trovare in carcere e che ispirò la trama di Female Trouble.