News  ·  11 | 08 | 2019

Islanda oggi

Concorso Internazionale - Bergmál

«I contanti sono meglio del latte», ossia: è il capitalismo che uccide la vacca da latte? Bergmál (Echo) presenta, a episodi, un affresco della società islandese odierna, incastrata tra il vulcano che apre il film e il mare, con il sentimento di insularità che lo chiude. Questa società individualista è quella dei nostri paesi sedicenti “sviluppati”, dove l’empatia è una merce rara e ogni giorno vengono buttati via degli alimenti. I tableaux vivants si susseguono, legati tra loro da un filo narrativo, sonoro, visivo o emotivo che tesse queste tragedie quotidiane sulle misure di un giorno – con la sorpresa rovinata di una figlia per suo padre – o di una città – con l’immenso spreco di una società dei consumi mondiale durante i festeggiamenti di fine anno.

Natale: questa festa di famiglia il cui carattere arbitrariamente festivo e i cui preparativi – abbigliamento, addobbi, cibo – causano tensioni e tristezza, ma anche risate e gioia. E così quest’uomo che festeggia il Natale in compagnia di telefono, televisore e bottiglia di vino evita il rischio di un azzardato vivere insieme. L’incontro con l’altro si fa tramite un oggetto, ed è un incontro che si può interrompere, unilateralmente, con un pollice. Di fronte all’individualismo forsennato delle nostre società, facciamo riecheggiare ciò che uno dei personaggi del film dice sull’importanza delle nostre decisioni per ciascuno e sulla responsabilità che da questo deriva, condizioni essenziali per l’esistenza di una comunità: «Noi scegliamo come passare il tempo. Noi scegliamo come spendere i soldi».

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