News  ·  13 | 08 | 2019

Real Fiction

Concorso Cineasti del presente - Ivana cea Groaznica

La regista serbo-rumena Ivana Mladenovic si dà all’autofinzione pura con il suo terzo lungometraggio, invitando parenti e amici a ricreare una crisi personale che lei ha vissuto nel 2017. La famiglia come nucleo di tutte le nevrosi è un punto di partenza comune, ma raramente esplorato con una tale rabbia e intensità comica. Ivana Cea Groznica è un film pieno di energia e vita, al punto da aspettarci che i personaggi escano dallo schermo per chiacchiere senza senso e litigate che durano tutta la notte. Sembrano tutti un po’ ridicoli nel paesino di Kladovo, soprattutto le alte sfere politiche che vogliono Ivana come volto del loro festival culturale, ma lo sguardo della regista è sempre gentile nei loro confronti. Il ritmo del film è curiosamente erratico, andando da momenti statici e languidi a esplosioni di dialoghi folli, recitati – spesso in lingue diverse, a volte in contemporanea – a una velocità allucinante, come se il montaggio cercasse di emulare l’umore altalenante di Ivana. A volte è davvero difficile capire del tutto dove si voglia andare a parare, ma il film ci va con un fervore contagioso tale da farci smettere di preoccuparci e goderci semplicemente la follia del piccolo mondo di Ivana. Usando la propria storia e trasformando il proprio corpo nella forza motrice comica del film, Ivana Mladenovic rientra nella lunga tradizione degli attori-registi nevrotici di cui fanno parte Luc Moullet, Joao Cesar Monteiro e Nanni Moretti. E Ivana Cea Groznica è la dimostrazione stupefacente di come lei sia all’altezza di quella tradizione.

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