News  ·  13 | 02 | 2020

Gli otto registi del workshop I fiori, con Alice Rohrwacher

Ecco le cinque ragazze e i tre ragazzi protagonisti del workshop I fiori

Sono otto, vengono da tutto il mondo e hanno un cortometraggio in testa. Un cortometraggio “verde” con cui affrontare, raccontare o stimolare il dialogo sul tema dell’ambiente. L'immagine e la parola ha dunque selezionato gli otto progetti che a cavallo di marzo e aprile avranno l'occasione di essere sviluppati nel corso del workshop I fiori, insieme a Alice Rohrwacher

Tra le settanta candidature arrivate agli organizzatori nel corso dell'inverno, ecco le cinque registe e i tre registi che insieme all’autrice italiana faranno sbocciare il proprio racconto a primavera, nel corso del workshop organizzato e proposto dal Locarno Film Festival in partnership con il  CISA - Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive: Shalini Adnani, Macià Florit Campins, Agnese Làposi, Zhenia Kazankina, Corey Hughes, Pom Bunsermvicha, Denise Fernandes e Thomas Tattarletti. Sono loro i ragazzi e le ragazze provenienti da dietro casa, così come dal Cile, dalla Russia o dalla Tailandia, che al termine della nuova edizione de L'immagine e la parola (28-29 marzo) avranno l'occasione di vivere una meravigliosa esperienza umana e cinematografica lunga nove giorni, al fianco di chi ha gli occhi del cinema e la sensibilità della natura. Già, perché il tema del workshop di quest'anno, come il titolo (I fiori) suggerisce, sarà l'ambiente. Gli otto cortometraggi, che a fine lavoro comporranno un unico film che sarà presentato durante la 73° edizione del Locarno Film Festival, saranno infatti virati al verde, cercando di innescare un dialogo e una riflessione sull’imponente e più che mai urgente tema dell'ambiente, partendo da un punto di vista comune: la cura della terra. Piccoli gesti quotidiani per un grande cambiamento epocale. Ovvero gli stessi gesti, le stesse riflessioni e gli stessi dialoghi che da sempre sono al centro del lavoro di Alice Rohrwacher, attenta osservatrice e narratrice di un'umanità fortemente legata alla terra e alle origini. 

Come l'anno scorso dunque ancora una volta al centro del lavoro ci sarà il territorio, quel Ticino che è orti urbani, coltivazioni comunitarie, aziende a conduzione familiare votate al biologico, pascoli, frutteti e quant'altro di sensibile alla terra sia presente nel locarnese, e non solo. Luoghi che i registi potranno scoprire e indagare grazie al prezioso aiuto e sostegno della Ticino Film Commission, partner essenziale per un progetto che vive e vivrà del territorio e nel territorio. 

L’immagine e la parola si terrà dal 28 al 29 marzo e sarà rivolto a tutto il pubblico. Il programma completo verrà presentato nelle prossime settimane. Il workshop I fiori avrà luogo dal 28 marzo al 5 aprile con i partecipanti selezionati. 

Qui tutte le info sul workshop e sull'edizione 2020 de L'immagine e la parola.

 

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