News  ·  30 | 07 | 2020

Il cinema svizzero a Locarno 2020

Con trentacinque film e trentotto autori il Festival “parla svizzero"

Charles mort ou vif, di Alain Tanner

C’è la storia e c’è il futuro, ci sono i giovani talenti e ci sono i grandi autori. Che la si osservi con lo sguardo rivolto all’orizzonte, o con la forza del passato, a Locarno la Svizzera c’è. Protagonista dei concorsi dell’edizione Locarno 2020 - For the Future of Films e dei viaggi a ritroso tra le edizioni del Festival, il cinema svizzero conferma il suo posto e il suo ruolo centrale in una storia lunga 72 anni.

I concorsi

Ventisei autori in gara. Tanti sono le registe e i registi svizzeri che dal 5 al 15 agosto vivranno i concorsi The Films After Tomorrow e Pardi di domani. Dieci “progetti sospesi” in gara per il Pardo 2020 e dodici cortometraggi che si contenderanno il Pardino d’oro e il Pardino d’argento. Quarantuno i progetti arrivati per la selezione di The Films After Tomorrow, un dato che copre quasi il 50% della produzione cinematografica svizzera annua. Ricca come sempre la partecipazione anche al concorso dedicato ai cortometraggi. Questi i 10 progetti selezionati per The Films After Tomorrow e i 12 film dei Pardi di domani.

The Films After Tomorrow - Selezione svizzera
Pardi di domani - Concorso nazionale
  • Bugs, by David Shongo
  • Ecorce (Peel), by Samuel Patthey and Silvain Monney
  • Espiritos e Rochas: um Mito Açoriano (Spirits and Rocks: an Azorean Myth), by Aylin Gökmen
  • Grigio. Terra bruciata (Burnt. Land of Fire), by Ben Donateo
  • Lachsmänner (Salmon Men), by Veronica L. Montaño, Manuela Leuenberger and Joel Hofmann
  • Megamall, by Aline Schoch
  • Menschen am Samstag (People on Saturday), by Jonas Ulrich
  • Nha Mila, by Denise Fernandes
  • Push This Button If You Begin To Panic, by Gabriel Böhmer
  • The De Facto Martyr Suite, by Justine de Gasquet
  • Trou Noir (Black Hole), by Tristan Aymon
  • Um Tordo Batendo As Asas Contra o Vento (A Thrush Flapping Its Wings Against the Wind), by Alexandre Haldemann
Le altre sezioni

Il cinema svizzero non mancherà nemmeno nelle altre sezioni di Locarno 2020. Nella sezione Un viaggio nella storia del festival il pubblico potrà riscoprire e rivivere autori come Alain Tanner, Clemens Klopfensterin o Remo Legnazzi, o produzioni svizzere “lontane”, come Au nom du Christ, prodotto da Amka Films nel 1993. Ma il cinema svizzero sarà anche protagonista della serata di chiusura, con la Collection Lockdown by Swiss Filmmakers e la produzione svizzera di La France contre les Robots, ultimo cortometraggio del grande autore francese Jean-Marie Straub. Fine? All’appello manca la sezione Secret Screenings e magari anche lì, tra le nove proiezioni scelte e programmate in gran silenzio dalla direttrice artistica Lili Hinstin, alla fin fine il cinema svizzero potrebbe sorprendere il pubblico di Locarno. Questo l’elenco delle produzioni svizzere nelle sezioni non in concorso di Locarno 2020.

Un viaggio nella storia del Festival
Serata di chiusura
  • La France contre les Robots, di Jean-Marie Straub

    Collection Lockdown by Swiss Filmmakers:
  • My Mom, My Son and Me, di Andrea  Štaka
  • Quasi padre, quasi figlio, di Niccolò Castelli  
  • Fuso orario, di Riccardo Bernasconi and Francesca Reverdito  
  • L’età del distanziamento sociale, di Robert Ralston  
  • Lutto sospeso in tempi incerti, di Alessandra Gavin Mueller
  • Amen, di Manuel Maria Perronne
  • Arancione, di Simona Canonica  
  • Oasis, di Lila Ribi  
  • Revoir le printemps – Journal d'un confinement, di Germinal Roaux  

Insomma, se il pubblico di Locarno 2020 potrà vivere un vero e proprio viaggio nel cinema svizzero, di oggi e di ieri, lo dobbiamo anche all'industria cinematografica, dalla Cinémathèque Suisse ai distributori, dall'universo dei festival alle piattaforme VOD, che come ogni anno, e maggior ragione in questo imprevedibile 2020, ha saputo e voluto rimanere al fianco del Locarno Fim Festival per costruire insieme Locarno 2020. For the Future of swiss Films.

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