News  ·  03 | 09 | 2020

La comunità dei Festival unita

A Venezia e con la FIAPF i più importanti festival del mondo fanno sentire la propria voce

© La Biennale di Venezia. Photo ASAC by Giorgio Zucchiatti

In sette a Venezia e in quarantuno con la FIAPF. I festival ci sono e alzano la mano. Nel giro di poche ore i più importanti festival cinematografici del mondo, tra cui il Locarno Film Festival, hanno voluto da una parte confermare la loro presenza in un anno così difficile per la cultura e per la cinematografia, dall’altra chiedere formalmente sostegno per continuare a esistere ed essere al fianco dell’industria. 

Nelle prime ore della 77a edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica, sette direttori e direttrici dei più importanti festival europei sono a Venezia, insieme, per ribadire in un anno stravolto dalla pandemia l’importanza dell’arte cinematografica. Lì, uno fianco all’altro: Alberto Barbera, il padrone di casa, e insieme a lui Thierry Fremaux (Cannes), Vanja Kaludjercic (Rotterdam), Karel Och (Karlovy Vary), José Luis Rebordinos (San Sebastian), Carlo Chatrian (Berlino) e Lili Hinstin. Sì, perché a far sentire la voce e l’appoggio dei Festival c’è anche Locarno con la sua direttrice. 

Parallelamente la FIAPF (International Federation of Film Producers Associations) ha pubblicato un documento firmato da ben 41 festival cinematografici internazionali rivolgendosi alle istituzioni nazionali, regionali e locali per ricordare come proprio il loro ruolo debba essere preservato e sostenuto. Un ruolo centrale in primis a livello culturale, pensando ad esempio ai 1’700 film che nel 2017 hanno goduto di un’anteprima mondiale nel corso di una di queste manifestazioni, ma pure a livello economico, ricordando che sempre nello stesso anno i festival nel mondo hanno accolto più di 4.5 milioni di spettatori, con evidenti ricadute sulle economie locali. 

Insomma, i festival ci sono e come confermato anche da Locarno 2020 - For the Future of Films, sono in prima linea anche in un anno straordinario, di forte crisi, che li ha costretti a rinunce e rivoluzioni. Ma per continuare a esserci, a far vivere il cinema e con lui le persone che lo abitano, costruiscono e amano, hanno bisogno di fiducia e di sostegno.  

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