News  ·  21 | 06 | 2021

A John Landis il Pardo d’onore Manor 2021

Genio comico e soul, il cineasta americano sarà premiato in Piazza Grande il 13 agosto, quando presenterà al pubblico National Lampoon’s Animal House

John Landis, Pardo d'onore Manor 2021

Ha portato il cinema nella musica di Michael Jackson e il soul nel cinema americano anni ’80; ha capito che due talenti del Saturday Night Live come Eddie Murphy e John Belushi erano perfetti per il cinema e con il secondo, insieme a Dan Aykroyd si è inventato i The Blues Brothers. Questo è John Landis, il Pardo d’onore Manor 2021. Regista, sceneggiatore, produttore, attore e comico, Landis è la rappresentazione vivente di chi ha saputo stringere un patto d’oro con il cinema americano, piazzando sul suo percorso autentiche pietre miliari. Un genio a cui bastano cinque anni per scrivere la storia del cinema, della musica, e della musica nel cinema. Nel 1978, trovandolo irresistibile sul palco del Saturday Night Live convince John Belushi a essere il suo Bluto in Animal House (National Lampoon's Animal House). Due anni dopo, forte del successo di quella sua intuizione, e travolto dal soul in formato grande schermo, proprio su Belushi disegna con Aykroyd un’icona assoluta: completo nero, cravatta nera, cappello e occhiali da sole. Sono i The Blues Brothers (1980), film con cui porta davanti alla macchina da presa pure Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown. L’anno successivo gira Un lupo mannaro americano a Londra (An American Warewolf in London, 1981), film con cui porterà all’Oscar per il Miglior Trucco Rick Baker e con cui rapirà Michael Jackson, che lo chiama per affidargli il videoclip più costoso mai realizzato nella storia della musica fino a quel momento: Thriller (1983). Nello stesso anno torna al Saturday Night Live e porta sul grande schermo un altro ventenne che sembra funzionare: Eddie Murphy (Una poltrona per due - Trading Places, 1983). 

Il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro: “John Landis è un autentico genio americano. La totalizzante passione cinefila, la musicalità slapstick, l’irresistibile senso dell’umorismo, l’amore viscerale per il cinema di serie B, il senso critico e politico sempre vigile hanno fatto di lui il cineasta chiave del rinnovamento del cinema statunitense a cavallo fra gli anni Settanta e Novanta. Fautore di ibridazioni mai viste fra horror e comico, musical e noir, ha creato capolavori che hanno entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, rinnovato il linguaggio cinematografico e sfidato convenzioni e perbenismi. Landis ha dimostrato che si poteva fare tutto, si poteva sognare tutto e lo ha fatto, rendendo il cinema migliore, più inclusivo, più giusto. Portatore delle inquietudini della generazione degli anni Sessanta, ha saputo offrirne una chiave di lettura diversa, creando un nuovo tipo di comicità e un’idea di fisicità mutante che – fra John Belushi e i lupi mannari – ha ricodificato l’estetica dominante. John Landis è tutto il cinema americano che abbiamo sempre amato e ameremo sempre.”   

Il programma dell'omaggio

In occasione del premio consegnato a Landis la sera del 13 agosto, verranno proposti durante il Festival (4-14 agosto) tre titoli emblematici della sua filmografia, grandi classici da rivivere nell’atmosfera unica di Locarno:

  • National Lampoon's Animal House, John Landis – Stati Uniti – 1978, presentato in Piazza Grande la sera di venerdì 13 agosto
  • Trading Places, John Landis – Stati Uniti – 1983
  • Innocent Blood, John Landis – Stati Uniti – 1992  

Sabato 14 agosto, inoltre, Landis incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione che si terrà al Forum @Rotonda by la Mobiliare, lo spazio di parola del Festival.  

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