News  ·  08 | 08 | 2021

Day 5 | Programma di oggi

di Giona A. Nazzaro

Facile dire “provocatore”. Anzi: “provocatore” e Gaspar Noé sembrano essere diventati ormai sinonimi. Eppure, chi fissa il dito della provocazione sembra non volere vedere la luna del cinema. Ogni film di Noé è una un’idea di cinema: esplorata ossessivamente e con grande determinazione. Con Vortex, forse la sua opera più nuda emotivamente, più sorprendente, firma il suo lavoro paradossalmente più “provocatorio” perché volutamente priva di tutti gli elementi che solitamente facevano infuriare i suoi detrattori. Resta solo lo split, già utilizzato dal cineasta nel precedente Lux Æterna. Con la complicità di un Dario Argento assolutamente inedito e “mai visto” e la magnifica Françoise LebrunVortex è la poesia della fine inevitabile. Solo il cinema può avvicinarsi così tanto alla fine e manifestarla come l’aurora. E solo un “provocatore” nato come Noé poteva sperare e osare di commuoverci mettendo in atto la sua provocazione più radicale: ridurre il suo cinema all’essenziale per portarlo ad altezza di cuore e registrarne ogni battito segreto.

Giona A. Nazzaro

Sostieni ora il Locarno Film Festival con una donazione