News  ·  12 | 08 | 2021

Bu yao zai jian a, Yu hua tang (Virgin Blue)

NIU Xiaoyu | Concorso Cineasti del presente

La regista cinese Niu Xiaoyu firma un’opera personale e onirica sotto la forma di Bu yao zai jian a, Yu hua tang (Virgin Blue), il suo primo lungometraggio di finzione, dopo due corti, che hanno fatto il giro dei festival, e i suoi studi alla celebre Beijing Film Academy.

La giovane Yezi è la protagonista di questo emozionante viaggio onirico. Un’estate, quando torna a visitare la nonna che l’ha cresciuta e con cui ha un legame forte, ma che è anche gradualmente in preda alla perdita di memoria, la casa risveglia ricordi che piano piano prendono vita, sottoforma di una lampada, di un orologio, di un orso, di un raggio di sole o del compianto nonno di Yezi.

Il gioco di ombre e luci dà al film una sottile dolcezza: le nonne sono giocose, la madre vuole conoscere il futuro e la figlia indaga sul passato. Tutto si sovrappone nello spazio di un sogno. La regista esplora il passaggio dal conscio all’inconscio, mentre il tempo scorre in un pomeriggio d’estate. Il tempo fugge, e rende più toccante il sentimento portoghese di saudade che ne deriva.

Mostri e bambini tristi vagano in un ambiente che è al contempo familiare e teatrale. Il lavoro sonoro e le scelte musicali contribuiscono attivamente a questo viaggio verso il soprannaturale, dove scopriamo il numero di telefono necessario per parlare con i nostri cari scomparsi. È quello che significa la prima parte del titolo cinese: non voglio dire addio

 

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