News  ·  31 | 03 | 2022

La storia di un Match Me! e di un Orso d’oro

Giovanni Pompili, protagonista della terza edizione del progetto di Locarno Pro dedicato ai produttori, cinque anni dopo, lo scorso febbraio ha conquistato Berlino

Giovanni Pompili and a still of Alcarràs

Dal 2015 Match Me! la piattaforma con cui far crescere un film e in cui crescere come produttore o produttrice. Match Me! è uno dei progetti Locarno Pro che ad ogni edizione accoglie i professionisti della produzione cinematografica internazionale e li mette in rete, facendo nascere relazioni, idee, co-produzioni. E sogni. Come quello di Giovanni Pompili, a Match Me! nel 2017 e protagonista di una bella storia di cinema, di cinema pensato, rincorso, fortemente voluto e costruito, passo dopo passo. Una storia che lo scorso febbraio gli ha messo tra le mani niente meno che un Orso d’oro. Giovanni Pompili, con la sua Kino Produzioni, è infatti uno dei produttori di Alcarràs, di Carla Simón, vincitrice dell’ultima Berlinale. Una storia, quella di Giovanni, iniziata tanti anni fa e nel 2017 passata per Locarno, con un altro film e un altro successo in tasca.

«Match Me! 2017? Forse il più caldo di sempre - ricorda sorridendo Pompili, riferendosi a una delle recenti estati più bollenti - nella mia valigetta quell’anno c’era Sole, di Carlo Sironi, con cui ero stato sempre a Locarno un anno prima, tra i Pardi di domani, con Valparaiso. Sole è un film con una bellissima storia, sia in fase di sviluppo, sia dopo. Cresciuto durante quelle giornate fu poi presentato a Venezia, passando anche per Toronto e Berlino, fino alla vittoria degli EFA 2020 come Miglior rivelazione».

Cosa sia Match Me! per Giovanni Pompili è presto detto. «È un momento essenziale in cui far nascere possibili partnership e discutere co-produzioni, ma anche se non soprattutto di confronto con colleghi di tutto il mondo con cui condividi un certo “fare cinema”. Il nostro lavoro non si studia su un manuale, si impara sul campo, con l’esperienza, dal confronto e con la curiosità. In questo senso i momenti offerti da piattaforme come Match Me! sono essenziali, duranti i quali può crescere un film ma pure il produttore. Sono progetti che esistono un po’ ovunque, in moltissimi festival, ma quello a Locarno, con Match Me!, è un momento particolarmente importante. Perché non è dispersivo, è accogliente e ti fa sentire parte».

Storie di incontri e di film, o di film che fanno incontrare. Come Alcarràs, di Carla Simón. «Di Carla mi ero follemente innamorato di Estiu 1993, il suo primo film. Poi ebbi la fortuna di conoscerla e folgorato dalla sua regia iniziò un lungo corteggiamento cinematografico. Tutti mi chiedevano perché io, produttore italiano, dovessi produrre una regista catalana, e la risposta è che rappresentava perfettamente il mio ragionamento su una nuova cinematografia europea. Il suo cinema era ed è assolutamente affine alla mia idea di cinema».

Un’idea da Orso d’oro. «Non ci aspettavamo nulla per il semplice fatto che non abbiamo avuto il tempo di costruire alcuna aspettativa; il CDP del film è arrivato a Berlino ancora fumante. Siamo stati selezionati durante il montaggio e abbiamo corso fortissimo per riuscire a consegnarlo. Poi è successo quel che è successo, ovvero qualcosa di indimenticabile. Mi ricordo ancora che solo mentre guardai Carla rilasciare interviste con il premio in mano, realizzai: “quindi abbiamo vinto l’Orso d’oro?”»

Storie di successo

Le belle storie di cinema scoccate a Match Me! non finiscono qui, ma continuano - ad esempio - con: 

  • Oscar Ruiz Navas (Contravia Films, Colombia), Match Me! 2015 con Turbia, serie TV poi selezionata a Serie Mania 2022. 

  • Joaquín del Paso (Amondo Films, Mexico), Match Me! 2015 con Love Dog di Bianca Lucas, poi vincitore del premio Primer Corte al Catapulta 2022  

  • Alessandro Amato (disparate, Italia), Match Me! 2017 con Hogar di Maura Delpero, poi selezionato in Concorso internazionale e Menzione Speciale al Locarno Film Festival 2019 

  • Marta Gmosińska (Lava Films ,Poland), Match Me! 2018 con Never Gonna Snow Again di Małgorzata Szumowska e Michal Englert, poi in Concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2020 e scelto per rappresentare la Polonia agli Oscar 2021, e Mila di Christos Nikou, selezionato per la sezione Orizzonti alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2020 

  • Pedro Duarte (Primeira Idade, Portugal), Match Me! 2019 con Metamorfose dos Pássaros di Catarina Vasconcelos, poi premio Fipresci al Berlinale Forum 2020. 

  • Aline Mazzarella (Estudio Giz, Brazil), Match Me! 2019, con Sick, Sick, Sick di Alice Furtado, poi selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs 2019 

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