News  ·  10 | 08 | 2022

Pardi di domani

Ultraviolenza

Il settimo programma dei Pardi di domani non è una visione facile. Politico e personale, esso esplora le diverse forme di distruzione e di violenza umana. Ad aprire il tutto, nel concorso Corti d’autore, è Chant pour la ville enfouie, un documentario di 43 minuti degli acclamati registi Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval. Un poema potente dedicato alla ‘Giungla’ di Calais distrutta, e ai suoi abitanti dislocati con la forza, che getta uno sguardo tagliente sul caos e il dolore che emergono dalle politiche migratorie europee. A seguire, Limites, nel Concorso nazionale, un’opera d’animazione impressionante e immersiva a firma di Simon de Diesbach. Quando la foresta preferita del regista, un luogo di esercizio fisico e contemplazione, viene gradualmente distrutta da una cava di ghiaia in continua espansione, lui decide di scansionarla in 3D per conservarne il ricordo. Faccia di cuscino di Saverio Cappiello è la storia di tre amici durante un pomeriggio tranquillo in provincia. Tra pressione fra pari, rivalità e gerarchia, la violenza è la norma nelle loro interazioni, e anche il loro modo di comunicare e asserirsi. Splendidamente fotografato, il film mostra le diverse ragioni per cui la violenza può esplodere. In chiusura c’è L’enfant au diamant di Pierre Edouard Dumora. Un’esplosione stravolge la vita quotidiana, e una soldatessa antiterrorista viene chiamata per il servizio. Un film distopico, fittizio, critico e realista, che esplora la presenza di politiche reazionarie, e le conseguenze della paura, della violenza e del nazionalismo.  

Valeria Wagner  

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