News  ·  10 | 08 | 2022

Regra 34

Julia Murat | Concorso internazionale

«Regola 34: se esiste, c’è anche la versione porno – nessuna eccezione». Questo antico detto di internet, sul fatto che assolutamente qualunque cosa abbia una versione porno o sessualizzata, è all’origine del titolo del terzo lungometraggio di finzione di Julia Murat, dopo Histórias que Só Existem Quando Lembradas (Found Memories), presentato alle Giornate degli Autori a Venezia nel 2011, e Pendular, vincitore del premio FIPRESCI nella sezione Panorama della Berlinale nel 2017. Il sesso è ovunque, così come le regole. Quindi, come manteniamo l’equilibrio fra desiderio, libertà e protezione, per gli individui e per la società? Soprattutto in una società complessa e compromessa come il Brasile di oggi.  

Il film riflette su queste e molte altre domande – ma ha l’umiltà di non cercare di dare risposte – tramite Simone (Sol Miranda), che si sta preparando per diventare avvocato d’ufficio mentre si guadagna da vivere attraverso Chaturbate, monetizzando le sue esibizioni sessuali via live-cam. È consapevole dei suoi privilegi in quanto professionista laureata, sufficientemente potente da sentirsi sessualmente libera, e della sua vulnerabilità, al giorno d’oggi e in termini storici.  

Il suo nuovo lavoro la porta a assistere le vittime di violenza domestica. In classe, con gli insegnanti e altri avvocati alle prime armi, Simone discute e teorizza, cercando di riconciliare il loro intento idealistico di migliorare la società, nell’inevitabile distacco dalla realtà legato alla loro posizione protetta, con la responsabilità che la legge e le loro azioni avranno nei confronti di persone alle prese con sfide che i giuristi possono solo immaginare.  

Nella sua camera da letto, su suggerimento di uno dei suoi ignoti clienti live-cam e tramite la sua amica Nat (Isabela Mariotto), entrambi adepti di BDSM e creatori di arte basata su di esso, Simone comincia a sentirsi attratta dallo sperimentare nuove pratiche, introducendo dosi di violenza e dolore; lo fa o con i migliori amici Lucia (Lorena Comparato) e Coyote (Lucas Andrade), ora amanti occasionali, o rischiando da sola, nonostante i pericoli su cui tutti la mettono in guardia. L’avvocatessa razionale ha tutte le risorse per analizzare aspetti di legalità e consenso, e la donna intelligente e consapevole sa trovare le risposte per schivare le domande sui suoi desideri plasmati da secoli di repressione razziale e di genere, e dai valori promossi dall’industria del sesso. Ma mentre esplora lussuria e limiti, Simone potrebbe effettivamente scegliere di dimenticare le regole. 

Pamela Biénzobas 

 

Curiosità 
Il film è prodotto da Tatiana Leite, già programmatrice, fondatrice di Bubble Projects e collaboratrice con diversi progetti e laboratori, tra cui Open Doors, per il quale è mentore dei progetti.

Sostieni ora il Locarno Film Festival con una donazione