Pardi di domani

L’ultimo giorno di Pardi di domani di quest’anno è tutto incentrato sulla fine, e sui nuovi inizi. Questo programma può essere definito da un certo senso di perdita, dell’identità, dei soldi, persino della vita. Eppure, allo stesso tempo c’è anche un senso di desiderio: di una vita migliore, di un io migliore, di un ambiente migliore. Storie migratorie incontrano il fanatismo religioso e la fine del capitalismo. O forse è solo l’inizio? E su tutte le questioni domina questa: dove andremo da qui?  

Soberane – Wara: e se uno volesse rimanere nel posto da cui un’altra persona vuole scappare? E se quel posto fosse divenuto un santuario? Wara, alla regia, racconta una storia personale sulla scoperta di sé e il valore dell’appartenenza.  

Brandon Roi – Romain Jaccoud: Romain Jaccoud non risparmia nulla con questa avventura omoerotica. Le montagne fanno da sfondo per questo racconto musicale che parla di un cadavere, una vecchia VHS e un ex-lottatore.  

Lake of Fire – NEOZOON: il nuovo lavoro del collettivo artistico NEOZOON è letteralmente abbrustolito da credenze religiose, prediche continue e rituali discutibili. “L’Inferno è un posto reale” diventa un sermone ripetitivo in questo documentario apocalittico.  

Au crépuscule – Miryam Charles: dopo Cette maison, presentato al Forum della Berlinale, Miryam Charles firma un racconto che scava a fondo nel paesaggio invernale canadese, dove Charlotte affronta i propri demoni tra luoghi ghiacciati e misteriosi suoni nella foresta.  

Money and Happiness – Ana Nedeljkovic, Nikola Majdak Jr.: Ana Nedeljkovic e Nikola Majdak Jr. tornano e ci portano a visitare Hamsterland. Qui, il mondo è colorato, i soldi circolano liberamente e tutti sono felici. Ma a quale prezzo?