News  ·  13 | 08 | 2022

Palmarès | Intervista ad Alessandro Comodin

Premio speciale della giuria Concorso internazionale

Gigi la legge ha convinto il pubblico e la giuria internazionale. 

L’impressione è che in generale più si è sinceri, più si è universali. Penso che un poliziotto locale ci sia ovunque nel mondo e di un po’ di foresta e d’ d’amore ne abbiamo bisogno ovunque. Evidentemente parla a tutti. Forse aiuta la distanza datami dal fatto di vivere all’estero, che mi fa aggiungere qualcosa di accessibile anche da lontano. 

Che reazioni le ha regalato la prima proiezione pubblica a Locarno? 

È una tappa fondamentale. Un rito di passaggio per pensare al futuro, l’obiettivo di tutti i film è essere mostrati e io ci tengo che avvenga al cinema. Farlo in una sala così grande e piena di gente è stata una bellissima emozione. C’era poi Gigi, mio zio che interpreta il protagonista, che l’ha visto per la prima volta. Abbiamo cercato di fare tutto per bene, come fossimo a una cerimonia, con la nostra piccola famiglia spericolata e dal gran cuore. 

E Gigi come ha commentato la prima visione? 

Eravamo tutti molto emozionati, lui per primo. Durante la proiezione c’era l’eco fra lui in sala e lui sullo schermo che ridevano all’unisono. Si è emozionato, ha pianto, ma l’abbiamo fatto tutti, è stato liberatorio. Mi ha detto che lo deve rivedere, perché va bene vivere delle emozioni, ma a volte ti distraggono dalla concentrazione che devi avere per guardare un film del genere. Penso sia una bellissima lezione anche per chi fa cinema. 

Lei è venuto due volte, entrambe vincendo un premio.  

È una grande soddisfazione. Per me in questo momento era fondamentale, per diverse ragioni. Per i film come il mio ricevere premi è vitale. Sembra assurdo, ma a volte se non si vince qualcosa si rischia di non farne più. Sono sicuro che aiuterà a fare il prossimo film, ogni volta si ricomincia come fosse la prima. Un po’ di esperienza l’ho accumulata, ma i dubbi e le incertezze rimangono sempre e credo sia necessario per fare dei buoni film. 

Mauro Donzelli 

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