Comunicati stampa  ·  13 | 01 | 2015

Porte aperte sul cinema dal mondo

Open Doors, sezione del Festival che sostiene il cinema indipendente del Sud e dell’Est del mondo, organizza a Castelgrande un ciclo di proiezioni e conferenze in collaborazione con la Città di Bellinzona, il 15 gennaio e il 5 e 25 febbraio. Fra i temi trattati nelle conferenze e nelle tre pellicole kazaka, israeliana e malgascia, il bullismo giovanile, la realtà israelo-palestinese e gli aspetti della crescita creativa nelle cure psichiatriche.

Presentato oggi a Bellinzona da parte di Roberto Malacrida, Municipale di Bellinzona, Marco Solari, Presidente del Festival del film Locarno, e Ananda Scepka, Responsabile di Open Doors, il programma della seconda edizione di “Porte aperte sul cinema dal mondo”.

Il pubblico potrà approfondire argomenti di carattere sociale e politico in una serie di conferenze e scoprire film provenienti da alcune delle cinematografie alle quali Open Doors, il laboratorio di coproduzione del Festival, si è dedicato negli anni passati.

L’evento suggella nuovamente la collaborazione iniziata nel 2008 tra il Festival e la Città di Bellinzona, che dal 2011 partecipa al finanziamento del premio Open Doors.

Il programma della serata inaugurale di giovedì 15 gennaio prevede una conferenza sulla tematica del bullismo a scuola tenuta dal Manuele Bertoli, Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, e da Aline Esposito, Mediatrice e Responsabile della formazione Chili/Sai del bullismo per il Ticino. La serata proseguirà con la proiezione di Harmony Lessons, del regista kazaco Emir Baigazin. Selezionato come progetto nell’edizione 2010 di Open Doors, il film è stato presentato al festival di Berlino nel 2013, aggiudicandosi l’Orso d’argento. Sempre nel 2013 il regista è stato membro della giuria dei Pardi di domani.

Giovedì 5 febbraio ci si chinerà sulle problematiche del conflitto israelo-palestinese, dapprima attraverso una conferenza condotta dal giornalista Aldo Sofia, per poi proseguire con il film israeliano The Law in these Parts di Ra’anan Alexandrowicz.

L’ultimo incontro, in programma mercoledì 25 febbraio, affronterà il tema dell’ospedale psichiatrico quale spazio di crescita creativa, fra cure tradizionali e biomedicina. La conferenza sarà tenuta dallo psichiatra Raphael Trabere e dall’etnologopedista Francine Rosenbaum. “Porte aperte sul cinema dal mondo” si concluderà con la proiezione di un film del Madagascar dal titolo oDyaina. Il regista Laza, che sarà a Bellinzona a introdurre la proiezione, è stato uno dei partecipanti dell’edizione di Open Doors del 2012 dedicata all’Africa francofona subsahariana.

Con il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (Svizzera), Open Doors mira a sostenere e mettere in luce registi e film di paesi del Sud e dell’Est del mondo il cui cinema indipendente è fragile, coinvolgendo una regione diversa ogni anno. L’edizione 2015 sarà dedicata a quattro paesi del Maghreb: Algeria, Libia, Marocco, Tunisia.

 

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