News  ·  06 | 08 | 2018

In nome della figlia

Ceux qui travaillent - Concorso Cineasti del presente

La vita di Frank Blanchet, che gestisce navi da carico per diverse aziende importanti, segue un ritmo ben preciso: doccia mattutina, poi infinite conversazioni telefoniche, alcune delle quali molto brutali, legate al lavoro che lo consuma quotidianamente. Fino al giorno in cui si spinge troppo oltre, ritrovandosi disoccupato e con una nuova, inattesa vocazione: preservare a tutti i costi il rapporto con la figlia più giovane, Mathilde. Ceux qui travaillent è un ritratto molto attuale delle contraddizioni della società dei consumi, che il regista esordiente Antoine Russbach mette in scena con il giusto equilibrio tra critica spietata ed empatia nei confronti di Frank, volto in apparenza freddo ma in realtà molto brutale di un mondo che non ammette errori. Un volto sciupato e umano che appartiene al caratterista belga Olivier Gourmet, la cui recitazione schietta ma al contempo compassionevole si presta benissimo a un personaggio conteso tra gli ambienti emotivamente gelidi e impersonali della professione, fatta di uffici e conversazioni in macchina tramite Bluetooth, e l’unico legame umano che gli resta. Un ruolo che lo costringe, per tutto il film, a mettersi a nudo sia fisicamente che spiritualmente, esibendo quella vulnerabilità che dà a Russbach l’appiglio emotivo necessario per raccontare una storia dei nostri tempi, dove la mania del lavoro, quella che in inglese viene chiamata workaholism e accostata alla piaga della dipendenza dall’alcool, può mettere a repentaglio tutto.

Sostieni ora il Locarno Film Festival con una donazione