News  ·  09 | 08 | 2021

Medea

Alexander Zeldovich | Concorso internazionale

Dopo aver lavorato in due occasioni con lo scrittore russo Vladimir Sorokin al suo film Moscow (2000) and Target (2011), Alexander Zeldovich si confronta con il mito di Medea come referente per il suo nuovo ed eponimo film.

La Medea di Zeldovich, interpretazione contemporanea di uno dei maggiori personaggi femminili nella storia dell’immaginario culturale europeo e mondiale, è un’opera visionaria.Spogliato di qualsiasi tipo di complesso, il regista russo non mostra alcuna intenzione di lavorare sui sottotetti su cui molto del cinema autoscale di oggi si basa, ma esattamente al contrario: si poggia su uno stile massimalista, mentre le sue ambizioni sono provocatorie.

Il viaggio messo in scena in questo caso porta Medea e il suo Giasone personale, il nuovo ricco Alexei, verso sud, dalla Russia a Israele.

Zeldovich tratteggia la “Terra Promessa” come tale, non come un posto reale, ma come una fantasia che esiste nella mente dei protagonisti, dove il desiderio di una vita felice dovrebbe essere esaudito. E invece il paesaggio verde che riempie le prime immagini è sostituito dalla polvere gialla e l’amore di Alexei, che si dedica maggiormente al suo lavoro e al denaro che a qualsiasi altra cosa, scompare.

Tradita e oppressa nel ruolo di madre che Alexei tenta di imporle, la bella, carismatica e potente Medea si incammina in un viaggio di emancipazione che la porterà attraverso vari incontri sessuali. Insieme all’approccio formale del film feroce e rigoroso, le due performance principali dell’attrice georgiana Tinatin Dalakishvili e dell’attore russo Evgeniy Tsyganov conducono il film dentro territori inesplorati.

Stefan Ivančić

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