News  ·  28 | 02 | 2022

Torna l’Immagine e la parola

Alberto Barbera, Michelangelo Frammartino, Renato Berta, Kevin B. Lee, Bepi Vigna e Stefano Knuchel. Queste le voci e le immagini che accompagneranno il ritorno dell’evento primaverile del Locarno Film Festival. Rigorosamente dal vivo.

Un nuovo punto di vista sulla realtà, con questa ispirazione tornano le giornate de L’immagine e la parola (12-13 marzo, al PalaCinema di Locarno), l’evento primaverile del Locarno Film Festival. Si riparte da una riflessione condivisa sul futuro del cinema in prospettiva di un anniversario importante di Locarno, in agosto alla sua 75esima edizione: Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dialogherà con Giona A. Nazzaro per affrontare le grandi mutazioni in atto in chi sta organizzando i grandi eventi; Kevin B. Lee, professore della cattedra condivisa tra Locarno Film Festival e Università della Svizzera Italiana (USI), parlerà di come è cambiata la fruizione del cinema prevalentemente ancorata alle nuove piattaforme; il regista Michelangelo Frammartino, grazie al suo impeto visionario, ci renderà infine partecipi con il film Il buco di un’impresa unica, l’esplorazione dell’inesplorato (la rimessa in scena dell’impresa della mappatura di una grotta nel parco del Pollino avvenuta negli anni Sessanta) che diventa anche un viaggio ai confini dell’immagine. E proprio in questo crinale, in cui la linea sa lasciare spazio alla fantasia, si colloca l’omaggio a Hugo Pratt attraverso la testimonianza di Bepi Vigna, il padre di Nathan Never, e il toccante documentario di Stefano Knuchel, Hugo in Argentina, che ripercorre la giovinezza in Sudamerica del grande artista.

Un viaggio nell’arte che vuole essere anche un ritorno alla vita, uguale ma diversa dopo il lungo periodo di incertezze della pandemia. Il Locarno Film Festival, insieme al CISA, si propone infatti sempre di più come una casa per i giovani cineasti e le giovani cineaste, la cui formazione è stata fortemente limitata in questi anni. Riprende in questa direzione l’esperienza della Spring Academy, grazie alla quale 12 ragazzi e ragazze selezionati con una call internazionale staranno sul territorio ticinese per dieci giorni e realizzeranno una dozzina di cortometraggi avendo al fianco un mentore d’eccezione come Michelangelo Frammartino. Supportati dalla Ticino Film Commission e con il sostegno della RSI, i giovani e le giovani filmmaker ci restituiranno un’immagine diversa del territorio locarnese che si potrà poi scoprire nella proiezione speciale dei loro film nel corso del 75esimo Locarno Film Festival. 

Daniela Persico 
Curatrice de L’immagine e la parola 

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