News  ·  06 | 08 | 2018

Ethan a Locarno per parlare del suo... calvario

First Reformed - Histoire(s) du cinéma

Questo film (in programma martedì 7 agosto, 19.00, La Sala) sarà presentato da Ethan Hawke in persona.

Pochi sanno imprimere la propria firma su un film come Paul Schrader, regista di American Gigolo e Cat People ma anche del più recente Dog Eat Dog. Pochissimi sanno farlo con la penna: andate a vedere non solo le sue opere, ma anche quelle che ha scritto per e con Martin Scorsese. Scoprirete che il bellissimo First Reformed è debitore, ma non emulatore, di due capolavori come Taxi Driver e Bringing Out the Dead, con cui potrebbe costituire una trilogia ibrida sulla morte e la redenzione, su chi tocca il fondo e in ogni modo, lecito o meno, prova a risalire. Revenge movie dell’anima. Un classico di queste strutture potenti, quasi granitiche, è affidarsi a interpreti poliedrici e carismatici, capaci di tenere sulle spalle personaggi che spezzerebbero la schiena a chiunque altro, perché straziati, sbandati e soprattutto spesso sopra le righe. Ethan Hawke è il reverendo Toller: ha perso un figlio in guerra – ed è stato lui a spingerlo ad arruolarsi –, ha perso la fede e l’amore per la vita, che cristologicamente sente di dover sacrificare alla lotta contro il demonio che ha corrotto il mondo e forse anche contribuito ad uccidere il suo ragazzo: le corporation. Il suo calvario – con una Maddalena come Amanda Seyfried vicino – sarà quello di scartavetrare la propria anima per affrontare il mostro. Fuori e dentro di sé. Schrader gli lascia campo libero, gli offre uno script quasi perfetto e compagni di viaggio all’altezza. Usando, infine, la macchina da presa con epica essenzialità. Amen.