News  ·  11 | 08 | 2021

Mostro

José Pablo Escamilla | Concorso Cineasti del presente

Some people’s daily life can be so absurdly horrendous that it’s easier to believe in paranormal phenomena or alien abduction than in actual reality. In their first feature, the young filmmakers from Colectivo Colmena (“Beehive”) tackle the brutality that Mexicans have been coping with for decades, and specifically the harrowing disappearance of thousands of women with complete impunity – especially among the sweatshop workers, the “maquilas”. Director-writer José Pablo Escamilla offers a refreshing, free and powerful gaze, eschewing the usual approaches (contemplative, sensationalist, miserabilist, aestheticizing, investigative, or forthright dramatic) to Mexico’s violence and corruption in cinema.

Mostro follows Lucas (alias “Mostro”), one of those workers whose youth is already lost to the maquila while he’s still barely a big, shy boy. Getting high seems to be the only way to escape the lack of sense for a while. But when in the middle of one of those trips his girlfriend (and fellow maquila worker) Alexandra vanishes, he is dumbfounded. As he struggles with his shock and tries to find her, the film embraces his faltering perception and builds an increasingly mysterious and fantastic atmosphere, to convey the confusion and the eeriness of a stark reality that is simply impossible to come to terms with.

La vita quotidiana di alcune persone può essere assurdamente orrenda, a tal punto da rendere più facile credere a fenomeni paranormali e rapimenti alieni piuttosto che alla realtà. Nel loro primo lungometraggio, i giovani cineasti del Colectivo Colmena (“alveare”) affrontano la brutalità con cui i messicani fanno i conti da decenni, e nello specifico la devastante scomparsa di migliaia di donne con assoluta impunità – questo soprattutto nell’ambiente delle aziende che sfruttano la manodopera, le maquilas. Il regista e sceneggiatore José Pablo Escamilla offre una visione fresca, libera e potente, lontana dai soliti approcci (contemplativo, sensazionalista, nichilista, estetizzante, investigativo o drammatico schietto) alla violenza e corruzione del Messico al cinema.

Mostro è la storia di Lucas (alias “Mostro”), uno di quei lavoratori che hanno già perso la giovinezza all’interno della maquila pur essendo a malapena un giovane, grande e timido. L’uso di stupefacenti sembra l’unico modo per scappare provvisoriamente dalla mancanza di senso. Ma quando nel bel mezzo di un trip la sua compagna e collega Alexandra sparisce, lui è confuso. Mentre fa i conti con lo shock e cerca di trovarla, il film abbraccia la sua percezione traballante e crea un’atmosfera sempre più misteriosa e fantastica, per mostrare la confusione e l’aspetto inquietante di una realtà che è semplicemente impossibile da accettare.

Pamela Biénzobas