News  ·  10 | 08 | 2020

Il battesimo online

14 cineasti internazionali passati a Locarno prendono parte a una conversazione con i registi dei cortometraggi dei Pardi di domani.

Per certi versi, può sembrare una sorta di albero genealogico che ravviva quella che è sempre stata la principale vocazione del Locarno Film Festival: la scoperta di giovani talenti. Soprattutto se a far da punto di riferimento è la sezione dei Pardi di domani, dedicata ai cortometraggi e che da trent’anni ha rappresentato il primo affaccio cinematografico per tanti registi diventati nel tempo autori riconosciuti. Per cementare questi legami, infatti, quest’anno 14 cineasti internazionali affermati e già passati a Locarno con le loro opere, hanno accettato di assumere un ruolo da padrino o madrina ideali per tutti i nuovi partecipanti al Concorso. E lo hanno fatto prendendo parte a una conversazione collettiva, online, per parlare dei loro lavori e scambiarsi idee e punti di vista sulla pratica registica. Del resto, le loro traiettorie sono più che significative, perché se il punto di partenza per tutti è stata l’esperienza del cortometraggio, nelle evoluzioni successive, c’è chi proprio a Locarno è riuscito a vincere il premio come miglior regista (il portoghese João Pedro Rodrigues nel 2016, il francese Damien Manivel nel 2018) e chi lo stesso premio l’ha conquistato lo scorso anno alla Berlinale (la tedesca Angela Schanelec). Un modo, insomma, per creare quelle affinità elettive che finiscono per diventare il vero patrimonio genetico di una manifestazione come il Locarno Film Festival. Da sempre protesa a cercare nel presente tutti i segnali che ci facciano capire il futuro.

Tutte le conversazioni sono visibili sul sito del Locarno Film Festival, consultando il programma dei Pardi di domani o consultando le singole schede dei partecipanti al progetto.

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