News  ·  05 | 08 | 2022

LOLA

Andrew Legge | Fuori concorso

Andrew Legge è stato – sinora – il segreto meglio custodito del cinema irlandese. Tutti i suoi cortometraggi, a partire da 1902 (2001), annunciavano grandi cose. E film dopo film (perché questo sono i suoi cortometraggi), Legge ha continuato a dare forma e corpo alla sua particolarissima poetica. Come uno scienziato alchimista d’altri tempi, ha saputo intrecciare le suggestioni della fantas(y)a di un autore come Karel Zeman interfacciandola con le urgenze dell’immaginario steampunk. Ha reinventato il cinema di Ray Harryhausen giocando con le memorie del pre-cinema e della lanterna magica. Legge è più che un “regista”: lui è il portatore di una poetica e di una visione. Di un mondo, insomma. LOLA, il suo primo lungometraggio, è uno spericolato atto d’amore nei confronti del cinema e del potere di creazione dell’immagine. Due ragazze creano una macchina che riesce a intercettare il futuro diventando così un elemento fondamentale nella guerra contro il Terzo Reich. Ma che succede se i nazisti riescono a boicottare le loro trasmissioni? Legge crea uno struggente romanzo fantascientifico steampunk; un’ucronia come avrebbe potuto immaginarla Philip K. Dick avvolgendola in una serie di rimandi irresistibili alla cultura pop in chiave rigorosamente retrofuturista. Senza svelare niente dei numerosi capitomboli del racconto e delle sue giravolte, LOLA si offre come una riflessione assolutamente originale sui numerosi modi in cui la storia può essere (ri)scritta. Per cambiare il destino basta cambiare posto a un fotogramma e un racconto completamente alternativo a quello ufficiale nasce dal nulla. Divertito e ironico saggio sulla post-verità, LOLA mette in scena un mondo ridotto a pura narrazione e messinscena. Il modo in cui Legge lavora i materiali d’archivio opponendoli ai protagonisti del film è a dir poco vertiginoso. La storia è ridotta così a un insieme componibile all’infinito. LOLA conferma e rilancia tutto quel di buono s’era intuito nei cortometraggi di Andrew Legge. La sua inventiva instancabile, mai fine a sé stessa, è al servizio del racconto e di una visione del mondo che riflette in maniera sin troppo accurata i rigurgiti della storia di cui siamo testimoni oggi. Un’opera che lascerà il segno, LOLA. Una volta avremmo detto che è nato un film di culto. Nulla però ci vieta di ripeterlo anche oggi. LOLA è un film di cui sentiremo parlare molto. Così come di Andrew Legge.  

Giona A. Nazzaro