News  ·  20 | 12 | 2023

Tre registe provenienti da tre continenti diversi si sono riunite a Venezia per una residenza unica

La seconda edizione della Locarno Residency – supportata da Swiss Life – è in pieno svolgimento. Selezionate da una giuria di professionisti ad agosto, le tre partecipanti, insieme ai loro tutor, hanno lavorato intensamente sul proprio progetto di opera prima nella suggestiva cornice dello storico Palazzo Trevisan degli Ulivi a Venezia, messo a disposizione dal Consolato generale di Svizzera a Milano.

©Locarno Film Festival / Sara Bellicini

Nel contesto della Locarno Residency e con il magnifico sfondo di Palazzo Trevisan, le tre giovani registe – Coline Confort, Eliza Scanlen e Ana Elena Tejera – hanno avuto l’occasione di mostrare i propri corti, precedentemente realizzati, di fronte a un pubblico veneziano di tutte le età. Dietro le quinte, le cose procedevano intensamente. La partecipazione delle tre giovani a una serie di incontri con i tre esperti che si sono uniti a loro come tutor è stato un viaggio nel cuore della concezione e dello sviluppo di un progetto cinematografico.

La sessione guidata da Anna Ciennik – volto familiare a Locarno per la sua lunga collaborazione con Open Doors – si è focalizzata sul processo di scrittura, attingendo alla sua vasta esperienza nei lab internazionali di pre–produzione. Insieme a lei, le filmmaker hanno analizzato tutte le fasi di sviluppo dello script: dalla fase di ricerca alla scrittura della sinossi e del trattamento, fino alla stesura della prima bozza. Di fronte a progetti molto diversi tra loro, Ciennik ha anche affrontato il tema della modalità e del momento più opportuni per coinvolgere prima un co–sceneggiatore e poi, più tardi, un produttore.

Per quanto riguarda la produzione, le tre registe hanno ricevuto la guida esperta di Stefan Ivančić, membro del comitato di selezione del Locarno Film Festival i cui film sono stati proiettati a Cannes, Rotterdam, FIDMarseille e San Sebastián. Infine, il trio ha avuto l’opportunità di confrontarsi con Tizian Büchi – il cui film d’esordio L’Ilôt ha vinto il Grand Prix nella competizione internazionale a Visions du Réel nel 2022 – su quanto le intenzioni di regia determinino la scrittura del film.

Con in mente le parole di Büchi e degli altri tutor, le tre filmmaker hanno presentato i loro corti davanti a un entusiasta pubblico. Confort, la partecipante svizzera, ha presentato il suo Impériale (2022), mentre Scanlen, dall’Australia, ha mostrato il corto How Can I Help You (2023). Tejera, la partecipante di Panama, ha mostrato A Love Song in Spanish (2021), mentre un rappresentante del consolato di Panama a Venezia era nel pubblico ad applaudirla. Questo prezioso momento di incontro con il pubblico – moderato da Daniela Persico, curatrice della Locarno Residency e membro del comitato di selezione del Festival – ha suggerito qualcosa sul profondo significato della Residency per questo gruppo di stelle nascenti del cinema contemporaneo, provenienti da tutto il mondo e ritrovatesi a Venezia per lavorare insieme ai loro progetti.

“Mi sento molto privilegiata per il tempo prezioso che la Locarno Residency mi offre per scrivere il mio primo lungometraggio” dice Coline Confort. “È anche uno spazio che mi consente di interrogarmi sul futuro non solo del mio progetto, ma della possibilità di fare film in generale, specialmente ora che assistiamo all’escalation di violenza a Gaza. Per questo chiedo il cessate il fuoco adesso.”

Dopo essere ritornata a Panama, Ana Elena Tejera ha riflettuto sull’introspettivo e personale processo di sviluppo creativo, preferendo non parlare troppo di una così delicata connessione, ma aggiungendo che “la residenza ha rappresentato un momento per connettermi con questo stato di vulnerabilità: essere di fronte a qualcosa che è appena nato, con la sua narrativa e la sua logica interna – la nascita di una storia.”

“La Locarno Residency è stata un’incredibile opportunità per sviluppare il mio primo lungometraggio, sotto la guida dei nostri tutor e nella bellissima città di Venezia” afferma Eliza Scanlen. “Sono consapevole dell’immenso privilegio che abbiamo come artisti, di avere tempo, spazio e condizioni di sicurezza per creare, mentre migliaia di civili innocenti vengono uccisi dalla guerra portata avanti dal governo di Israele a Gaza. Chiedo il cessate il fuoco e un futuro in cui palestinesi, israeliani e tutte le persone possano essere liberi ed eguali.”

Dopo la tappa veneziana, le tre filmmaker trascorreranno diverse settimane in primavera alla Fondazione Eranos ad Ascona–Moscia, poco fuori Locarno, dove riceveranno ulteriori feedback dai propri tutor e continueranno a lavorare su nuove versioni del proprio progetto. Nel corso di #Locarno77 verranno poi presentati i progetti finali e sarà annunciata la vincitrice della seconda edizione della Locarno Residency, che riceverà il premio di 5’000 franchi.